Aumenti stipendiali e arretrati entro Natale
È appena stata definita un’intesa politica tra il Ministro dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali del comparto Istruzione e Ricerca per riconoscere, entro dicembre 2022, a tutto il personale gli aumenti stipendiali con i relativi arretrati relativi al rinnovo contrattuale 2019-2021.
L’accordo prevede una prima sequenza contrattuale con cui viene assegnata un’anticipazione (pari al 95%) delle risorse già stanziate con le precedenti leggi di bilancio (per un aumento percentuale stipendiale pari al 3,78%).
Inoltre, il Ministero, con un provvedimento urgente approvato nel Consiglio dei Ministri, stanzia nell’immediato ulteriori 100 milioni di euro finalizzati a innalzare i livelli stipendiali di tutto il personale scolastico e assume l’impegno a reperire ulteriori risorse nell’ambito della predisposizione della prossima legge di bilancio per il 2023 da destinare alla retribuzione tabellare del personale della scuola.
In ogni caso, c’è l’impegno, qualora non si riuscisse a reperire ulteriori risorse in legge di bilancio 2023, ad utilizzare nel prosieguo della trattativa contrattuale le risorse già stanziate nella legge di bilancio 2022 per la valorizzazione professionale docenti per incrementare la componente fissa della retribuzione di tutto il personale docente
Sul piano economico, le risorse già stanziate in legge di bilancio per il 2022 per il salario accessorio del personale docente e Ata (rispettivamente 14,8 milioni di euro e 89,4 milioni di euro) saranno destinate a incrementare la componente fissa della retribuzione del personale con decorrenza dall’anno 2022.
Per quanto riguarda la parte normativa c’è l’impegno, con apposita sequenza contrattuale, a proseguire e concludere quanto prima la trattativa al fine di regolare tutte le tematiche già indicate nell’Atto di indirizzo che vanno dall’ordinamento professionale del personale Ata, alla mobilità e formazione del personale scolastico, alla valorizzazione dei DSGA, al lavoro a distanza, alle relazioni sindacali e alla contrattazione di secondo livello.
L’accordo, infine, prevede l’impegno del Ministro, sentito il Ministro della Pubblica Amministrazione, a porre rimedio, con un apposito intervento normativo, al problema del finanziamento della valorizzazione professionale di tutto il personale degli Enti pubblici di ricerca che attualmente è limitato al solo personale degli enti vigilati dal MUR, aspetto questo che la FLC CGIL ha più volte evidenziato come iniquo e inaccettabile, che avrebbe determinato l’impossibilità di chiudere il contratto per la sezione degli Enti di ricerca, con ricadute negative circa la tempistica della chiusura dell’intero CCNL Istruzione e ricerca.
L’11 novembre incontro Sindacati/Aran per sottoscrivere le nuove tabelle stipendiali e definire il calendario della trattativa per la parte normativa, per arrivare alla sottoscrizione definitiva del CCNL, presumibilmente a gennaio, dopo l’approvazione della legge di bilancio 2023.
La FLC CGIL esprime soddisfazione per i risultati sin qui ottenuti e per l’impegno dimostrato dal Ministero dell’Istruzione. Gli impegni naturalmente dovranno essere tradotti nel nuovo CCNL, rispetto al quale, nel prosieguo delle trattative verificheremo il supporto del Ministero dell’Istruzione e auspicabilmente anche di quello del MUR, al quale abbiamo già inoltrato unitariamente una richiesta di incontro urgente.
Continueremo a tenervi informati.